sabato 24 marzo 2012

la più sofferta fra le riunioni del consiglio

Giovedì il consiglio si è riunito con provvedimento d'urgenza per affrontare il doloroso problema di cui abbiamo discusso nel post precedente. La questione centrale è che le due scuole candidate hanno la peculiare caratteristica di essere difficilmente raggiungibili da chi non è strettamente della zona e non ha quindi avuto motivo di sceglierla direttamente, ed è quindi probabile che chi venisse destinato a ad una di quelle scuole senza sceglierla rinuncerebbe, con l'effetto per il circolo di perdere, in un colpo solo, due classi anzichè una come ormai è certo. E' riemersa così la proposta di costituire la nuova prima a 27 ore nella scuola Da Verrazzano, con orario d'ingresso coincidente con quello del tempo pieno (8.20). Questa soluzione richiede spirito d'adattamento alle famiglie che avevano programmato l'inserimento di un figlio in una scuola e viene proposto loro una meta diversa per 5 lunghi anni, eccezionale sforzo organizzativo per la dirigenza che oltre a creare le condizioni logistiche e di compatibilità degli orari lavorativi del personale deve anche far pressioni sul comune affinché il trasloco dei propri uffici, per liberare locali alla Da Verrazzano, avvenga nel più breve tempo possibile, sforzo organizzativo e flessibilità per le insegnati che dovranno adattarsi ad orari sfalsati con problemi di spostamenti fra Gianelli e Da Verrazzano. Con questa soluzione le famiglie, che comunque avrebbero dovuto scegliere una scuola diversa, hanno l'offerta di un servizio pubblico, facilmente raggiungibile, con spazi all'aperto, laboratori e, per chi ha fratelli nelle scuole originariamente scelte, l'orario sfalsato che permette di accompagnare entrambi i figli.

La dura lezione di questa circostanza è la conferma del costante ritardo della politica rispetto alle esigenze pubbliche, anche quando è una politica di volontariato, forse proprio perchè è una politica di volontariato. Per quanto riguarda l'iscrizione alle prime, il consiglio ha dedicato un'enorme quantità di ore per prevenire un problema che si è verificato negli anni scorsi mentre quest'anno il problema è stato completamente diverso, fortunatamente nell'ultimo consiglio si è anche parlato di come cercare di evitare che il problema si presenti l'anno prossimo ma chissà quale sarà la nuova emergenza.

1 commento:

  1. Mariacristina Ruggieri29 marzo 2012 alle ore 10:40

    Domani il Consiglio di Circolo si riunirà un'altra volta in via eccezionale.
    L'argomento riguarda la proposta avanzata la settimana scorsa di avviare una classe prima a 27 ore presso la scuola Da Verrazzano.
    La proposta non è stata apprezzata e non riesco a trovarne le ragioni, anche perché, nonostante la MASSIMA DISPONIBILITA' da parte dei rappresentanti dei genitori, pochissime famiglie hanno ritenuto utile commentare e/o discutere la cosa con noi. E, soprattutto, quelle che lo hanno fatto avevano comunque scelto la scuola pubblica statale.

    Continuo ad essere convinta che avrebbe potuto essere un'ottima soluzione e che avrebbe rappresentato sicuramente, sotto molti punti di vista, l'alternativa migliore a quella di iscrivere i propri figli ad una scuola privata. Il fatto poi che la scuola privata in questione si trovi a meno di 50 metri dalla sede della Gianelli rende la cosa ancora più incredibile.
    E, francamente, inaccettabile.

    Sono molto amareggiata, e anche confusa, e sicuramente sto facendo delle riflessioni ben più polemiche e critiche della generosa interpretazione degli eventi data da Michele.
    Davvero è diventato un sacrificio insostenibile mandare i bambini alla scuola pubblica? D'accordo, molte cose non funzionano come dovrebbero, ma veramente è diventata un'eventualità talmente orribile che si preferisce, tutto sommato, "far saltare" due classi... con tutto quello che la cosa comporta, dalla riduzione dei posti di lavoro alla creazione di classi-pullman che saranno difficilmente o faticosamente gestibili.
    E magari in queste classi da 28 alunni ci finisce l'amichetto del cuore del proprio figlio, il cuginetto, il figlio dei vicini di casa o di amici di famiglia... ma vabbé, tutto si può tollerare, ma non l'idea che la scuola di Stato è figlia del diritto costituzionale e che a questi diritti bisogna anche crederci, ed educare i propri figli a rispettarli.

    RispondiElimina